Il Ministro degli Esteri ungherese ha lanciato pesanti accuse contro l’amministrazione Usa, definendo le sanzioni imposte come un “atto di vendetta personale”.
Secondo il Ministro, le misure punitive adottate dagli Stati Uniti sarebbero il risultato di una politica estera fallimentare.
L’Ungheria ha respinto fermamente le sanzioni, sottolineando che esse danneggerebbero non solo il paese, ma anche l’intera regione.
Le tensioni tra Budapest e Washington sembrano destinare a crescere, con entrambe le parti che mantengono posizioni ferme.
Resta da vedere come evolverà la situazione e se sarà possibile trovare un punto di incontro tra le due nazioni.
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